Gavoi

Gavoi è un comune di 2.492 abitanti (al 31/12/2021) situato su un altopiano granitico al centro della Sardegna a quota 777 m s.l.m. che si estende per 38 kmq ai piedi del Gennargentu, nella regione storica della Barbagia di Ollolai. Il nucleo storico è disposto ad anfiteatro e costituito da case costruite con cantoni di granito squadrato.

È inoltre circondato da una conca di monti che lo ripara dai venti da nord e occupa una posizione centrale rispetto ai paesi confinanti: Ollolai, Lodine, Fonni, Mamoiada, Ovodda. Proprio in forza della sua centralità, offre numerosi servizi: tra cui diverse scuole, un presidio sanitario zonale e un servizio veterinario.

Il toponimo ha origini incerte: le teorie più accreditate gli attribuiscono il significato di “comunità, recinto di bestiame” o semplicemente di un accrescitivo del nome Gavino, il Santo al quale è intitolata la Chiesa parrocchiale (sec. XVI). Questo edificio religioso, in stile tardo gotico, svetta sull’abitato con un campanile di 30 metri, mentre la facciata è caratterizzata da un ampio rosone al centro.

In passato Gavoi era noto per alcune produzioni artigianali tipiche, tra cui: attrezzature per cavalli, coltelli e tessuti d’orbace che venivano venduti dai cosiddetti Zillonarjos. Inoltre erano molto praticate la lavorazione del legno, dell’oro e dell’argento. Molto caratteristici sono, infine, i tamburi di pelle di capra, utilizzati principalmente per allietare l’uscita delle maschere durante il Carnevale. Per quanto riguarda le tradizioni enogastronomiche, invece, il prodotto più famoso è il formaggio pecorino Fiore sardo, che ha ottenuto la certificazione DOP negli anni Novanta; un’altra produzione nota a livello regionale è quella delle patate.

A partire dagli anni Cinquanta Gavoi è stato caratterizzato da una transizione verso una monocoltura di allevamento ovino, con la parziale scomparsa della coltura del grano e l’aumento delle aree boschive. Gran parte della superficie comunale è infatti attualmente coperta da vegetazione arbustiva e boschiva: in particolare da roverelle, lecci, castagni, ciliegi, sughere, aceri minori e biancospini.

Attualmente nel comune sono presenti 78 aziende agricole, ma l’attività che sta assumendo sempre più importanza è il turismo (395 posti letto). Il comune ha ottenuto nel 2005 il riconoscimento di “bandiera arancione” dal Touring Club Italiano grazie alla ricca e differenziata offerta culturale, messa in risalto durante alcune manifestazioni, tra cui spicca quella intitolata “Autunno in Barbagia”. Le attrazioni principali sono costituite dagli aspetti architettonici del borgo, dalle tipicità enogastronomiche, ma anche dal lago artificiale di Gusana, formato da un’imponente diga alta 90 m, che è sfruttato per la pesca sportiva e per la pratica della canoa.

 


Scarica la Cartografia in Pdf

Servizi:

Servizio Bancomat

Ufficio Postale

Rifornimento carburante

 

Officina meccanica

Posto di pubblica sicurezza

Fontana d'acqua potabile

 

Fermata/Stazione Pullman

Guardia medica

Veterinario